venerdì 29 novembre 2013

Fat frog



















  • 1 Bottiglietta di Bacardi Breezer al lime
  • 4 cl Rum chiaro
  • 2 cl Blu curacao
In un tumbler alto con del ghiaccio versare il rum, il blu curacao e colmare con la bottiglietta di Bacardi Breezer al lime, miscelare bene e servire con una fettina di lime.

domenica 29 settembre 2013

Quante calorie ha un cocktail?



Vi siete mai chieste quante calorie ha un cocktail? Beh io l'ho fatto, e i risultato mi hanno un po' sorpreso. Ecco una lista delle calorie di alcuni tra i cocktail più famosi! (N.B. le calorie sono indicate in base al classico bicchiere nel quale vengono serviti i drink, per esempio nel caso dell'alexander le calorie sono calcolate se si beve una coppetta classica da cocktail, nel caso del B52 le calorie sono calcolate se si beve uno shot ecc ecc)
  • Americano: 90 kcal
  • Alexander: 240 kcal
  • B52: 103 kcal
  • Bellini: 94 kcal
  • Bloody Mary: 138 kcal
  • Caipirinha: 253 kcal
  • Martini Cocktail: 145 kcal
  • Manhattan: 155 kcal
  • Margarita: 255 kcal
  • Daiquiri: 165 kcal
  • Mojito: 200 kcal
  • Pina Colada: 260 kcal
  • Aperol Spritz: 80 kcal
  • White Russian: 270 kcal
  • Gin Tonic: 120 kcal
  • Negroni: 140 kcal
  • Vodka (Liscia) & RedBull: 200 kcal
  • Vodka (alla frutta) & RedBull: 218 kcal
  • Irish Coffee: 176 kcal


venerdì 27 settembre 2013

sabato 21 settembre 2013

Differenza tra Spumante, Prosecco, Champagne e Franciacorta.



Per i non addetti ai lavori, tutti possono essere classificati come “bollicine”, un termine che non ha nulla di tecnico ed è oggi anche fortemente contestato. Di fatto le bollicine sono la caratteristica principale che accomuna tutti i vini sopra elencati e non sono altro che l’effetto dell’anidride carbonica trattenuta nel vino. Per capire come avviene questo processo si legga la spumantizzazione.

Ma allora qual è la differenza?

Partiamo dal prosecco, forse il più conosciuto tra tutti.
Spesso i bevitori non esperti chiamano prosecco tutto ciò che è frizzante. Quante volte entriamo in un bar e sentiamo dire: “mi fa un prosecchino?”. Intanto eviterei questo diminutivo, del tutto inutile e riduttivo. Poi, cosa ci mettono in quel bicchiere rimane un mistero un po’ per tutti: può essere spumante, vino frizzante o champagne (dubito…), tanto fa lo stesso.

 Il Prosecco

Il prosecco è un vitigno, che per altro non si chiama più prosecco ma glera (questo il nome esatto dell’uva), presente soprattutto in Veneto. Come ogni vitigno lo si può vinificare fermo o spumantizzato. In questo secondo caso si utilizza il metodo charmat.

 Franciacorta e Champagne

Franciacorta e Champagne sono zone di produzione. La prima in Italia, in Lombardia vicino Brescia, l’altra in Francia, ad est di Parigi. Entrambe danno il nome al loro vino principale, il Franciacorta e lo Champagne ed entrambe utilizzano il metodo classico per farlo (che in Francia si chiama metodo Champenoise). Il Franciacorta è una DOCG cioè una denominazione di origine controllata e garantita. E grazie ad una modifica del disciplinare nel 2010 anche il metodo con cui viene fatto si chiama Franciacorta.
Per cui, in sintesi con il termine franciacorta si intende: una zona di produzione, il vino DOCG franciacorta e il metodo di vinificazione.

 Lo spumante

Lo spumante invece è un vino senza denominazione, fatto o con il metodo charmat  o con il metodo classico, in qualunque zona italiana.

martedì 6 agosto 2013

Il vino più costoso del mondo


 Il vino più costoso al mondo è uno Château Lafite del 1787, venduta da Christie’s a Londra per ben 160.000$. Il prezzo astronomico non fu dovuto solo all’eccezionalità del vino, ma anche al suo antico proprietario. Sul retro della bottiglia sono incise infatti le iniziali Th. J. Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti e profondo conoscitore di vini.

sabato 18 maggio 2013

Gli alcolici più forti del mondo.



Pensate che la vodka o il rum che avete bevuto il sabato scorso fossero davvero forti? Beh vi sbagliavate, e con questo post ve lo dimostro. Vi siete mai chiesti quali siano gli alcolici più forti al mondo? Oggi qui vi mostrerò i 5 più forti alcolici del mondo. (N.B. Nella classifica non ho inserito l'alcool puro, che arriva a 95°, perchè quello non può essere bevuto liscio, ma viene usato per la preparazione di liquori o comunque allungato con zuccheri e aromi).

5. Fuoco Di Russia 70%vol
 
Il Fuoco di Russia viene prodotto sin dal 1886. Ha 70° e va bevuto ghiacciavo. Oggi è molto difficile da trovare, ma in rete, se cercate bene lo si può trovare per 15/20€.
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4. Latte di Suocera 75%vol


Il latte di suocera è un liquore centerbe secco ad alta gradazione alcolica, pari a 75%vol. Viene utilizzato nella preparazione di cocktail flambé. Il bizzarro nome fa riferimento al senso di bruciore che si avverte in gola in seguito all'assunzione del liquore che per analogia richiama lo stereotipo della suocera acida e poco sopportata. Il prezzo oscilla tra i 20/25€.
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3.  Absinthe Jacques Senaux Black 85%vol
L'assenzio Jacques Senaux Black è una particolare qualità di assenzio prodotto da Jacques Senaux che, a differenza di molti assenzi, è nero invece che verde. L'assenzio "classico" di solito si aggirà tra i 60/70°, questo invece arriva addirittura a 85°! Se cercate in rete lo potete trovare a 35/40€.
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2. Poitìn 90%vol
Il Poitìn è un distillato di malto irlandese. Ci sono diverse qualità da Poitìn, da quelle di 60° fino a quelle di 90°. Dal 1661 è stata dichiarata illegale la produzione di Poitìn fatto in casa! Fare il Poitìn è diventato legale solo nel 1989, e comunque nell'Irlande del Nord oggi è ancora illegale produrre Poitìn. Oggi nel mondo solo due aziende irlandesi possono ufficialmente produrre Poitìn: la Bunratty Mead and Liqueuer e la Knockeen Hills Poteen, ciò fa si che il prezzo di questo distillato sia piuttosto alto: una bottiglia da 50cl di Poitìn a 90° arriva a costare anche 60€.
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1. Gocce Imperiali 92%vol












Le gocce imperiali sono sono un distillato d'erbe prodotte dai monaci della certosa di Pavia.Diluite con acqua, sono utilizzate come digestivo. Vengono impiegate anche per correggere bevande come caffè e tè. L'assunzione non diluita è fortemente sconsigliata perché l'alta gradazione alcolica può provocare lesioni, irritazione, arrossamento e semiparalisi delle corde vocali. Hanno una gradazione alcolica di 92° e un gusto di anice. Tra gli ingredienti troviamo lo zafferano che gli conferisce il tipico colore giallognolo. Il prezzo è di 10/12€ per delle bottigliette da 20cl.

mercoledì 15 maggio 2013

Ricette Cocktail semplici con pochi ingredienti



Molto spesso ci capita di trovare ricette di drink che sembrano squisiti, ma nei quali ci sono 6 o 7 ingredienti diversi (come il Japanese Ice Tea o il Long Island Ice Tea) o drink con ingredienti difficili da trovare per chi non ha un bar (come il Galliano o il Parfait d'amour), così ho deciso di fare una lista di alcuni drink da poter preparare spendendo poco e avendo a disposizione 2 o 3 ingredienti. Ecco la lista:

martedì 16 aprile 2013

Capri
























  • 2 cl Crema di cacao chiara
  • 2 cl Crema di banana
  • 2 cl panna liquida
Versare tutti gli ingredienti in uno shaker con del ghiaccio, shakerare e filtrare il drink in una coppetta ben fredda.

giovedì 4 aprile 2013

Come capire se il vino sa di tappo?



Come si fa a dirlo con certezza? Spesso alcuni consumatori contestano una bottiglia di vino dicendo che sa di tappo, ma poi si scopre che non era così, magari era un altro difetto oppure solo la fantasia e la voglia di mettersi in mostra quali “esperti”.
Ci sono alcune semplici regole che ci possono aiutare.
Per iniziare, se il tappo sa di vino, il vino non sa di tappo e possiamo già escludere il difetto.
Sentiamo bene l’odore del tappo, sia la superficie tonda che il profilo, poi sentiamo l’odore del vino, gli odori che ti devono mettere in allarme sono questi: quotidiano ammuffito, cemento fresco, cane bagnato e calzino stantìo.
Se siamo ancora in dubbio possiamo assaggiare il vino e se il dubbio persiste ancora possiamo diluire il vino con un po’ d’acqua. Infatti l’alcol in parte nasconde il difetto e aggiungere acqua fa accentuare il difetto stesso.

Un altro accorgimento è quello di aumentare la temperatura della piccola quantità messa nel bicchiere, in modo che la percezione delle molecole maleodoranti venga amplificata. Qual è la probabilità che un vino abbia il difetto di tappo? Qualche anno fa il rischio poteva arrivare addirittura al 7/8%, oggi i sugheri sono selezionati con sempre maggiore cura e il rischio è sceso al 2/3%.
Il colpevole è una molecola chiamata Tricloroanisolo, la sostanza che conferisce il cosiddetto sentore di tappo nel vino. Si tratta di un fungo, l'Armillaria mellea, parassita della quercia da sughero. Nel caso il fungo si sviluppi in un tappo di sughero, si avrà la formazione di tricloroanisolo (TCA), quale prodotto del metabolismo secondario, che conferirà al vino il tanto odiato sentore.
L’armillarea mellea in realtà è un fungo mangereccio molto diffuso, chiamato comunemente chiodino.

domenica 24 marzo 2013

La birra più alcolica del mondo: 65%vol



Un birrificio inglese, Brewmeister, ha prodotto la birra più alcolica del mondo: si tratta della “Armageddon”, che arriva ad un titolo alcolometrico di ben 65%vol. Come confronto, una birra normale di solito ha una gradazione intorno al 4-5%vol, e raramente si arriva al 10%vol, i distillati in generale si aggirano intorno ai 38/45%vol.

La birra supera il precedente record, detenuto dalla “The End of History”, prodotta dalla Brewdog, che ha un tasso alcolico del 55%.

Secondo i produttori, la particolare birra (venduta in bottiglie da 33 cl) va indubbiamente sorseggiata in piccole dosi come un whisky o una vodka, ma mantiene il gusto tipico di una buona birra, leggermente dolce, luppolata, con un sapore di malto e lievito.

Il prezzo? Di sicuro non è una birra economica, costa 55£ alla bottiglia (da 33cl), circa 64,50€. Se volete acquistarla Cliccate qui.

La birra più costosa del mondo.


Sarà pure una maxi-bottiglia da 12 litri, ma quasi 800 euro (774 al cambio di oggi), è davvero una cifra record. A oggi, infatti, la bottiglia di birra è la più cara al mondo, e viene venduta in un ristorante di Londra. La birra Vieille Bon Secours ha un volume alcolico pari all'8%. La vendono solo pochi altri bar e ristoranti al mondo. 

La birra si può comperare on-line, ed è disponibile in tre varietà: bionda, scura e rossa. "Tutte e tre hanno un sapore complesso - ha detto un sommelier che le ha assaggiate - ma sono ben bilanciate, così da non far risultare l'alcol troppo invasivo". E, visto anche il prezzo, si tratta di una birra "speciale, per occasioni speciali". "Per versarla in un bicchiere ci vogliono due persone - spiega lo chef del ristorante "Belgo" che l'ha acquistata - Buona parte del costo dipende dalla bottiglia stessa". 

Il ristorante, comunque, non è nuovo a questo genere di vendita: in passato è riuscito a piazzare tre bottiglie di questo tipo. Ne rimane una quarta: i titolari devono ancora decidere se aprirla e servirla al bicchiere, o vendere anche questa per intera. "Vorrei farla bere ai nostri clienti più affezionati - spiega lo chef - piuttosto che ad uno di quei ragazzi che entrano da noi e ordinano la birra più cara che abbiamo".

mercoledì 27 febbraio 2013

A Day at the Beach




















  • 3 cl Malibù
  • 1,5 cl Amaretto DiSaronno
  • 10 cl Succo D'arancia
  • 1,5 cl Granatina
In un tumbler alto con del ghiaccio versare tutti gli ingredienti, miscelare bene e servire.

A Big Pink Dink

















  • 3 Cl Malibù
  • 3 Cl Granatina
  • 12 Cl Latte
In un tumbler alto con del ghiaccio versare tutti gli ingredienti, miscelare bene e servire.

venerdì 8 febbraio 2013

Allison Kate




















  • 3 cl Vodka
  • 2 cl Amaretto DiSaronno
  • 2 cl Succo D'arancia
  • 1 cl Succo D'arancia
In uno shaker con del ghiaccio versare tutti gli ingredienti, shakerare bene e filtrare il drink in una coppetta martini.

Slippery Nipple





















  • 2,5 Cl Sambuca
  • 2,5 Cl Bailey's
In uno shot versare prima la sambuca e poi versare sopra il Bailey's facendo attenzione che non si mischi. Bere tutto di un colpo.